La piattaforma di compravendita Wallapop è tornata in comunicazione a gennaio 2024 con una campagna che ha come obiettivo invogliare gli spettatori alla vendita di oggetti inutilizzati. La campagna Wallapop “Cambia le cose” è stata firmata dall’agenzia di comunicazione e marketing Wunderman Thompson ed è stata lanciata con uno spot declinato con una diversa durata (uno da 30” e due da 15”) per TV, radio e canali social del brand .
La nuova campagna Wallapop 2024 “Cambia le cose”
La nuova campagna invita con un messaggio semplice e positivo a “cambiare le cose” liberandosi dei tanti oggetti che si posseggono ma che da tempo non si utilizzano più, come − riprendendo alcuni esempi fatti dall’azienda e riportati nel comunicato stampa − «vasi ricevuti in regalo che, anche se stonano con il salotto, vengono esposti per non fare un torto a chi li ha donati; oggetti da cucina poco utilizzati acquistati d’impulso e, ancora, libri che non verranno mai letti». Non ha alcun senso − sottolineano da Wallapop − continuare a conservare per anni questi oggetti e, semmai, portarli con sé anche ogni qualvolta si traslochi.
Meglio, allora, vendere gli oggetti inutilizzati, ovviamente sulla piattaforma Wallapop, sulla propria piattaforma), fondata nel 2014 proprio per consentire l’inserimento da parte di qualsiasi utente di annunci per vendere oggetti inutilizzati: «se non lo usi, vendilo» è stato, del resto, lo slogan – o, come afferma essa stessa, la «premessa» – con cui si è lanciata sul mercato l’azienda.
Vendere oggetti inutilizzati comporta, tra l’altro, diversi vantaggi: un consumo più consapevole, la felicità di chi li riceve e, naturalmente, il guadagno della vendita.
Ruben Navarro Sanchez, VP of brand di Wallapop, ha commentato la campagna affermando:
«siamo felici di continuare la nostra campagna pubblicitaria in Italia con un messaggio semplice con il quale vogliamo ispirare i consumatori a essere i protagonisti di un cambiamento positivo.
Puntiamo ad aumentare la consapevolezza di coloro che possiedono diversi oggetti che non utilizzano: quale momento migliore dell’inizio del nuovo anno per liberare spazio nelle proprie case e guadagnare qualche soldo extra?».
In merito al tema della consapevolezza, va sottolineato anche che, creando una piattaforma per la vendita di oggetti di seconda mano, Wallapop ha puntato e punta molto sulla sostenibilità, tema caro soprattutto alla Gen Z, generazione a cui è stata dedicata, per esempio, la campagna “Hai tutto da guadagnarci“ lanciata a ottobre 2022.
Lo spot Wallapop 2024 che invita a “cambiare le cose”
La campagna Wallapop è stata lanciata, come anticipato, in particolare con uno spot, pubblicato sulla pagina YouTube il 7 gennaio 2024 in tre diversi formati che andranno in onda, a rotazione, sulle principali reti televisive italiane e che sono stati adattati anche per essere condivisi sulle pagine social del brand (Facebook, Instagram, TikTok e YouTube). Sono stati, inoltre, realizzati due spot da 20” per essere diffusi via radio e due pubblicità audiovisive per Spotify.
Lo spot Wallapop è stato costruito, ovviamente, attorno al messaggio della campagna.
Una voce in sottofondo commenta con tono divertente e ironico i movimenti di un ragazzo che ha appena traslocato.
Nello spot è mostrato, così, il ragazzo che, nella sua nuova casa, toglie gli oggetti dagli scatoloni rendendosi conto di avere alcune cose superflue, mentre la voce che accompagna i suoi movimenti commenta: «non è assurdo che ogni volta che traslochiamo continuiamo a portarci dietro cose che non usiamo?».
A questo punto elenca alcuni oggetti divenuti ormai inutili per quel ragazzo, «tipo tutte quelle tazze, quanti amici bisogna avere? E vogliamo parlare dell’impastatrice, comprata in lockdown? Quante volte abbiamo fatto il pane in casa? Due? Una!».
Il commento alla fine del video è, allora, chiaro e diretto: «se le cose non hanno senso, cambia le cose! Su Wallapop vendi tutto quello che non usi, e ci guadagni tanto». La frase enfatizza ancora una volta il messaggio della campagna “Cambia le cose” di Wallapop, che è anche quello generale dell’azienda: l’inutilità del conservare oggetti e la promozione della loro vendita (attraverso la piattaforma) per un consumo che sia anche più consapevole sottolineandone tutti i lati positivi.