Quali saranno le tendenze per i brand nel 2024? O, meglio, quali saranno le principali sfide che le aziende, i loro vertici, i loro dipendenti dovranno affrontare quest’anno e come si stanno preparando a farlo? Diverse analisi hanno provato a dare risposta a queste domande.
Aziende: quali saranno le principali sfide quest’anno
McKinsey & Company ha sottolineato, per esempio, che una priorità per le aziende sarà nei mesi a venire fare i conti con un contesto macroeconomico che non tornerà più a essere quello prepandemico e che continuerà a essere segnato dall’incertezza. Fare previsioni realistiche sarà sempre più difficile di fronte a tale instabilità politica, economica, governativa – continua la compagnia – e ci si dovrà allenare per questo soprattutto nell’analizzare lo scenario di riferimento e costruire la propria «resilienza geopolitica».
Attualmente del resto, conferma uno studio di Heidrick&Struggles, le principali preoccupazioni di CEO e altri membri dei Consigli d’Amministrazione hanno a che vedere proprio con la volatilità economica (citata dal 64% degli intervistati) e con l’incertezza geopolitica (38%).
I vertici aziendali non percepiscono come meno sfidanti, però, anche i continui cambiamenti a cui è soggetto il mercato (31%) e, tra gli aspetti che hanno a che vedere più con una gestione interna, la capacità di attrarre e mantenere talenti in azienda (34%) e quella di costruire una cultura aziendale sana (30%).
Per affrontare tali sfide gli AD e gli altri membri dei CdA intervistati da Heidrick&Struggles reputano fondamentali fiducia, preparazione e capacità organizzative. La nota dolente è, però, che non sempre chi occupa posizioni apicali è convinto che la propria organizzazione ne abbia abbastanza da riuscire a gestire «egregiamente» sfide e cambiamenti che si trova davanti e, soprattutto, non sempre è convinto (il 57% degli intervistati non lo è) che eventuali successori saranno in grado di fronteggiare tali sfide e cambiamenti.
Tra le principali tendenze per le aziende nel 2024 c’è sfruttare il proprio vantaggio competitivo
Essenziale è quindi, per tornare alle tendenze per i brand nel 2024 e alle previsioni di McKinsey & Company già citate, lavorare a costruire una cultura della crescita.
Quest’anno più che mai crescere vorrà dire per le aziende aumentare la propria produttività, fare acquisizioni strategiche e puntare sul proprio core business anche e soprattutto grazie all’apporto della tecnologia.
Il «superpotere» di un’azienda, come lo chiamano dalla compagnia, è infatti quella capacità distintiva che le permette di emergere come outperformer anche in mercati molto affollati e competitivi. Identificarlo sarebbe impossibile senza poter contare sulla expertise e sull’esperienza maturata sul campo di persone chiave della propria azienda, come soprattutto middle manager e manager esecutivi.
Anche la tecnologia ha, però, un ruolo sempre più chiave nell’identificare il vantaggio competitivo di un brand rispetto ai propri competitor e tra le priorità per le aziende c’è quest’anno senza dubbio – continuano dalla compagnia – trovare il modo di capitalizzare il più possibile il grande sforzo di digitalizzazione in cui sono impegnate ormai da anni.
Tra le sfide tecnologiche più urgenti da affrontare c’è sicuramente quella rappresentata dall’intelligenza artificiale e in particolare dall’intelligenza artificiale generativa che, molte analisi hanno confermato, sarà la “next big thing” in molti campi: dalle risorse umane alla pubblicità, passando per la gestione finanziaria.
I prossimi mesi vedranno una ridistribuzione delle risorse aziendali
L’azienda media si trova quest’anno, chiosano da McKinsey & Company, alle prese con forse la più grande riallocazione di risorse e capitali mai sperimentata prima.
Parte delle risorse a disposizione saranno destinate, per esempio, sottolineano ancora dalla compagnia, alla transizione ecologica anche se, per tornare all’analisi di Heidrick&Struggles, ridurre la propria impronta di carbonio e più in generale rendere più sostenibili i propri processi produttivi non sembra essere una vera priorità quest’anno per le aziende, soprattutto quelle che si trovano già a buon punto sulla strada per il raggiungimento degli obiettivi ESG.
Al contrario di quanto si potrebbe immaginare e nonostante inflazione, caro vita e instabilità siano citati dalle aziende come fattori che frenano questo tipo di investimenti, una buona fetta di risorse sarà destinata quest’anno alle attività di marketing: secondo WARC oltre il 40% dei marketer prevede incrementi nel budget a propria disposizione per il 2024. Aumenteranno in particolare gli investimenti sui canali digitali e nei formati video, mentre caleranno fiducia e aspettative nei confronti del metaverso (poco più di un marketer su dieci prevede di investirvi quest’anno).
Tra le tendenze per i brand nel 2024 individuate da WARC c’è soprattutto l’investimento in nuovi modelli, indicatori e strumenti di misurazione delle performance delle proprie strategie, digitali e non. Fin qui infatti, contro ogni aspettativa, misurare i propri risultati ha rappresentato un problema per quasi quattro marketer su dieci che, non a caso, indica come priorità per i prossimi mesi trovare mezzi e approcci idonei per farlo.