Con quasi 50 anni di storia alle spalle, Mulino Bianco ha deciso di rivedere il proprio posizionamento, mantenendo gli elementi che caratterizzano questa marca così amata dei consumatori italiani, ma reinterpretandoli alla luce dei cambiamenti sociali e culturali in atto. Così a febbraio 2024 è stata lanciata una campagna per presentare il nuovo brand positioning di Mulino Bianco, illustrato in modo creativo in uno spot e riassunto nella frase “c’è un mondo più buono”: quest’ultima è già stata ripresa in altri due nuovi filmati ed è stata messa in evidenza anche sul sito web e sui canali social dell’azienda dove è stata condivisa la nuova campagna.
Un orsacchiotto animato è protagonista dello spot di Mulino Bianco dal titolo “c’è un mondo più buono”
Al centro dello spot di un minuto firmato LePub e condiviso il 3 febbraio sul canale YouTube di Mulino Bianco, c’è la storia di una bambina che ha perso il suo orsacchiotto.
Mulino Bianco | C’è un mondo più buono
Come spesso accade negli spot di quest’azienda, il filmato si apre con la ripresa di una famiglia seduta a tavola per fare colazione: la figlia ha un’espressione triste e la scena successiva ne svela la ragione quando l’autista di uno scuolabus trova un simpatico orsacchiotto, scordato dalla protagonista, su uno dei sedili del veicolo.
Nel frattempo, la madre della piccola prova ad animarla con un biscotto della Mulino Bianco, un “galletto” per la precisione: è allora che la sua espressione pensierosa viene rimpiazzata da un sorriso mentre rivolge lo sguardo verso la finestra e immagina cosa starà facendo il suo orsacchiotto.
Il biscotto offerto dalla mamma sembra servire da spunto per questo sogno a occhi aperti in cui l’orsacchiotto segue la direzione indicata da una banderuola a forma di gallo per provare a ritornare dalla padrona. Infine, il personaggio animato di peluche cammina da solo fino a raggiungere un vasto campo di grano dove uno spaventapasseri gli indica dove si trova la casa della sua bambina.
Nella scena successiva qualcuno bussa al citofono e, andando ad aprire la porta, la bambina ritrova il suo caro peluche: si comprende allora che il simpatico personaggio non è tornato a casa da solo, come immaginato dalla piccola, ma è stato invece lasciato dall’autista che, dopo averlo lascito davanti alla porta, ritorna nel pullman senza farsi vedere.
Un messaggio di gioia e positività nello spot di Mulino Bianco firmato da LePub
Grazie alla gentilezza dell’uomo, lo spot si conclude con un lieto fine e con un rimando alla marca di biscotti: alla fine del video infatti la telecamera riprende, dall’esterno, la finestra della casa ed è allora che, sulla facciata del palazzo, si vede l’ombra di un mulino che gira, mentre il narratore ricorda che «per chi ci crede c’è un mondo più buono».
Infine, ricompare sullo schermo il paesaggio di un campo di grano, questa volta un mulino sullo sfondo, simbolo presente nel logo della marca e ricorrente nelle relative pubblicità.
Il messaggio di ottimismo e di positività ma anche di speranza in un mondo dove ci sono storie con un lieto fine viene accompagnato dalle note della canzone “Tomorrow” del musical “Annie”, il cui testo è incentrato proprio sullo stato di fiducia nel domani provato dalla bambina nello spot.
Quest’ultimo mette in risalto il valore di piccoli gesti di bontà e dell’impatto che essi possono avere sulla vita delle persone.
Gli spot che rimandano al nuovo posizionamento riassunto nel claim di Mulino Bianco “c’è un mondo più buono”
La scena finale, sopradescritta, viene ripresa anche in altri due spot di 15 secondi condivisi il 19 febbraio, ideati per promuovere rispettivamente la nuova ricetta di “Intrecci” e “Pinsa“: si tratta dei primi due annunci (oltre a quello sopracitato), che rimandano al nuovo brand positioning di Mulino Bianco.
Nei due video si vedono due famiglie che mangiano insieme a tavola mentre il narratore presenta i differenti prodotti della marca e, in chiusura, cita il nuovo claim di Mulino Bianco “C’è un mondo più buono”.
Entrambi gli spot si chiudono con la stessa scena finale proposta nel filmato di un minuto preso prima in analisi: anche in questi due spot la ripresa infatti si sposta dall’interno all’esterno della casa dei protagonisti, riprendendo la facciata dei relativi palazzi, ricoperta dall’ombra di un mulino in movimento.
Un racconto di bontà diverso: cosa cambia con il nuovo brand positioning di Mulino Bianco?
Almeno per il momento, il nuovo posizionamento di Mulino Bianco non sembra aver avuto un impatto significativo sull’immaginario ricollegabile a questo brand : sembra infatti che la classica “famiglia Mulino Bianco” rimanga ancora un pilastro centrale della strategia comunicativa dell’azienda.
Nello stesso modo, anche concetti come positività, gioia e bontà, al centro della nuova campagna, erano già ricorrenti nelle pubblicità dell’azienda: si pensi alla campagna di promozione della raccolta fondi Mulino Bianco 2024, per esempio, che invita i consumatori a iniziare la giornata con un sorriso.
Non c’è dunque, con il nuovo posizionamento, un tentativo di superare il passato del brand, c’è piuttosto la volontà di portare avanti molti dei valori che nel corso degli anni hanno guidato l’azienda, che comunque ribadisce l’impegno nel cercare di adattarsi ai cambiamenti della società.
Difatti, si parla nel comunicato diffuso per dare notizia di questa nuova scelta strategica di marca di una «un’evoluzione del proprio racconto di “bontà”». Finora in effetti, questo concetto era soprattutto legato «al saper fare della marca ed espresso nell’attenzione alle materie prime e all’intera filiera» (si pensi a iniziative come “La carta del Mulino“, pensata per promuovere un’agricoltura del grano sostenibile). A tal proposito, non raramente il brand si è anche concentrato sull’importanza del nutrirsi bene e, di conseguenza, sulla bontà degli ingredienti scelti da Mulino Bianco.
Il cambiamento intrapreso dall’azienda servirebbe ora a mettere il focus non tanto sull’attività dell’azienda quanto sui valori che contraddistinguono il brand, tramite un «messaggio ottimista e universale» che invita i consumatori a «credere nell’esistenza del buono nel mondo» e li sprona a ricercare la «gratificazione nei piccoli gesti» (come appunto quello dell’autista che, in anonimato, ha scelto di compiere una buona azione).
Per Mulino Bianco dunque, il nuovo posizionamento rappresenta «la naturale evoluzione del brand», valorizzandone le origini ma contribuendo al contempo a «renderlo rilevante nel contesto culturale odierno».
Credits campagna
Agency: LePub
- Global chief creative officer: Cristiana Boccassini
- Executive creative director: Domenico Manno
- Executive creative director: Bruno Vohwinkel
- Creative supervisor: Giuseppina Iaccarino
- Creative supervisor: Alessandra Buchignani
- Head of strategy: Francesca Zedde
- Strategy director: Gabriele Naia
- Senior experience Strategist: Antonio Jorgaqi
- Jr. strategic planner: Giacomo Maragna
- Client service director: Claudia Brambilla, Benedetta Virga
- Account director: Claudia Rapisarda
- Senior account executive: Elisa Bentini
- Senior social content manager: Vincenzo Di Carlo
- Chief production officer: Francesca Zazzera
- Senior TV producers: Tania Dal Pra
- TV producer: Martina Mozzillo
Production company: BRW Filmland
- Director: Gabriele Mainetti
- Dop: Eben Bolter
- BRW Filmland president & CEO: Marco Bussinello
- Executive producer: Luca Orlando
- Producer: Liza Fisher Foresi
- Ass prod: Luca Pietro De Rosa
- Prod manager: Francesco Narducci
- Prod coordinator: Simona Furoni
- Prod manager Rome: Cristina De Rossi
- Unit manager Rome: Marco Mazzotti
- Prod coordinator Rome: Tommaso Carignani
- Set designer: Andrea Rosso
- Stylist: Roberto Chiocchi
- Casting: Studio T
- Make-up/hair: Sabrina Salari
- Hair stylist: Graziella Palamaro
- Food stylist: Francesca Alberoni
- Camera pperator: Emiliano Topai
- Gaffer: Alex Bramucci
- Key grip: Claudio Del Gobbio
- Sfx supervisor: Maurizio Corridori
- Digital videomaker: Lorenzo Catapano
- Post producer TEX: Cristina Moio
- Editor director’s cut: Marcello Saurino
- Editor agenzia: Enrico Munarini
- Post prod video: Blackkite
- BK vfx supervisor set: Mark Stannard
- Colorist: Jean-Clement Soret Company 3
- Post prod audio: Screenplay
Music agency: Sizzer
- Music producer: Koen Van De Wardt, Mees Van Der Velde
- Music supervisor: Richard Aardenburg
- Executive creative director: Michiel Marsman
- Executive music supervisor: Sander Van Maarschalkerweerd