In vista del Giorno della Memoria, ossia del 27 gennaio, Mediaset vuole ricordare l’impatto devastante della Shoah e conservare il ricordo di coloro che ne hanno subito le conseguenze in modo più diretto. L’azienda ha deciso, per questo, di lanciare la campagna “Viva la memoria“, ideata per dare voce ai parenti di coloro che sono stati deportati in campi di concentramento.
Con la nuova campagna Mediaset condivide storie di deportazione per tenere “viva la memoria” dei protagonisti
Lo scopo dell’iniziativa di Mediaset “Viva la memoria” è quello di «raccogliere e diffondere queste memorie per sensibilizzare un pubblico ampio», come si apprende da un comunicato stampa condiviso sul sito della piattaforma di streaming Mediaset Infinity l’11 gennaio 2024[1].
L’azienda ha sfruttato sia il sito proprietario, sia i canali social per promuovere il progetto in questione, pensato per dare visibilità a diverse testimonianze, ma anche per invitare chiunque abbia delle storie di deportazione in famiglia a inviare i propri racconti, come si legge alla fine del breve video condiviso sull’account Instagram di Mediaset.
«Dietro alla Storia, ci sono le storie delle persone», racconta la nipote di un deportato al campo di concentramento di Mauthausen, in Austria, in uno dei video condivisi nel mese di gennaio sul sito di Mediaset Infinity. Questa, come anche le altre testimonianze, vengono presentate in video di una durata variabile tra i 5 e i 30 minuti, tutti sono pubblicati su una sezione del sito citato poc’anzi.
Per diffondere l’iniziativa e invitare a guardare le varie testimonianze, l’azienda ha anche creato un breve spot di presentazione con dei piccoli estratti di alcuni racconti[2]. Alla fine del filmato, tra l’altro, una voce fuoricampo lancia l’appello alla visione e a raccontare eventuali storie di deportazione in modo diretto («guarda le testimonianze e condividi quella della tua famiglia»).
I racconti possono essere caricati, in formato video, su una pagina del sito di Mediaset Infinity dedicata[3] e resteranno all’interno di un archivio permanente pensato per «tenere viva la memoria di queste storie importanti per tutti noi». L’idea dell’azienda è quella di «prendersi cura del nostro passato», sensibilizzando tutti sul tema della Shoah, affinché «storie come queste non accadano più».