È ambientato in un labirinto il nuovo spot di TIM sulla parità di genere: la metafora è visivamente molto forte nel richiamare gli ostacoli che, ancora oggi, le donne devono superare per poter giungere a una piena realizzazione di se stesse e nel resto del commercial, diretto da Giuseppe Tornatore, non ne mancano di altrettanto potenti.
Lo spot di TIM sulla parità di genere diretto da Giuseppe Tornatore
Il video si apre con l’inquadratura di un uomo e una donna al centro di un labirinto. A ogni bivio una voce meccanica – che, forse in una citazione cinematografica, ricorda quella del computer di “2001: Odissea nello spazio” – pone domande sul lavoro, sui figli, sulla crescita personale. Dalle risposte dipende la direzione che ciascuno deve prendere all’interno del labirinto.
La Parità Non Può Aspettare
Le strade dell’uomo e della donna si separano immediatamente quando, dopo aver risposto entrambi affermativamente alla domanda “Hai progetti per il tuo futuro?”, si ritrovano a dare risposte opposte alla domanda “Avere figli ti ha penalizzato?”.
L’uomo raggiunge in poco tempo l’uscita del labirinto: ad aspettarlo c’è un bosco verde e rigoglioso che, a proposito di metafore visive potenti, non può non richiamare l’idea di affermazione personale e professionale.
Il percorso della donna all’interno del labirinto, al contrario, si fa tortuoso e incalzante – al ritmo di “The Loneliest”, il brando dei Måneskin che fa da tappeto musicale allo spot di TIM sulla parità di genere – e non può non richiamare a propria volta ostacoli e difficoltà di ogni genere che le donne sperimentano ogni giorno quando provano ad affermarsi nel lavoro, come persone, nelle relazioni.
Alla fine della corsa, proprio come succede a molte donne nella vita reale, la protagonista dello spot TIM “Il labirinto” si trova davanti un muro al posto dell’uscita tanto desiderata: è il muro dei pregiudizi di genere ancora duri a morire, delle pari opportunità tra uomini e donne che ancora non esistono, come nei casi più gravi non esiste neanche una parità di diritti, ma senza dubbio è una metafora visiva anche di quel “soffitto di cristallo” che sul lavoro spesso tiene ancora lontane le donne da posizioni apicali e di prestigio.
Una voce fuori campo interviene a questo punto dello spot di Giuseppe Tornatore per TIM a citare alcuni dati del Global gender gap Report 2023 come quelli secondo cui sarebbero necessari almeno 169 anni[1] per raggiungere la parità economica, 162 anni per raggiungere la parità politica e 131 anni per raggiungere le pari opportunità.
Mentre vengono elencati questi numeri, il commercial mostra la protagonista sfilarsi una scarpa e alzarla come – continuando con le possibili citazioni da “2001: Odissea nello spazio” – una moderna clava contro il muro del labirinto e, metaforicamente, contro il monolite delle discriminazioni di genere. Non è un dettaglio da poco, per restare ancora in tema di elementi simbolici, che si tratti di una di quelle scarpe rosse ormai diventate simbolo della lotta alla violenza contro le donne.
Mentre il muro comincia finalmente a sgretolarsi, una seconda voce fuori campo interviene nello spot di TIM sulla parità di genere a recitare quello che sembra una sorta di promessa di brand («Non c’è più tempo. Abbattiamo i muri: la parità non può aspettare»).
“La parità non può aspettare”: la campagna di TIM contro il divario di genere
Lo spot di TIM sulla parità di genere diretto da Giuseppe Tornatore rientra, del resto, nel filone delle campagne sociali con cui, sempre più spesso ormai, le aziende sposano un purpose – la causa dell’uguaglianza tra uomini e donne, in questo caso – e se ne fanno portavoce in pubblico e presso le proprie community di consumatori, dipendenti, stakeholder .
“Il labirinto” è, infatti, solo una delle attivazioni della campagna “La parità non può aspettare” che TIM ha lanciato a dicembre 2023 per sensibilizzare, appunto, sul tema del divario di genere e, allo stesso tempo, dare visibilità ad alcune delle proprie iniziative di CSR che provano a colmarlo. Si tratta di iniziative come il lancio dell’app Women Plus che supporta le donne nel proprio percorso professionale, l’istituzione all’interno dei negozi TIM di Punti Viola in cui ogni donna che si senta in pericolo può ricevere una prima assistenza, l’installazione di nuove cabine digitali con tasto per chiedere aiuto in tempo reale a un operatore in caso di emergenza o i piani di DE&I che hanno aumentato al 40% la presenza femminile nei CDA TIM e azzerato il gender pay gap almeno a livello manageriale.
In città come Roma, Milano, Napoli, Venezia, Torino delle affissioni hanno provato a spiegare con i numeri di cosa si parla quando si parla di divario di genere. Ancora oggi, raccontano i copy dei manifesti della campagna TIM “La parità non può aspettare”, appena il 29% dei posti di lavoro nel settore tecnologico è occupato da donne e solo il 5% delle notizie sportive riguarda lo sport femminile. Sono dati veri, calcolati da soggetti che a diverso titolo si occupano di parità di genere e che sono giunti alla conclusione, come ribadisce quello che è forse il manifesto chiave della campagna, che la stessa non sarà raggiunta di fatto in Italia prima del 2155.
Come testimonial della campagna TIM ha scelto campionesse dello sport come Sofia Goggia (discesa libera), Danielle Madam (getto del peso) e Giulia Dragoni (calcio), la presidente dell’associazione DonneXStrada Laura De Dilectis, ma anche proprie dipendenti come Pamela D’Alessandro (tecnico) e Carla Nisio (manager) e una giovane donna in cui chiunque possa riconoscersi.
I loro volti e le loro storie non saranno protagonisti solo della campagna di out of home advertising: “La parità non può aspettare”, come si legge in una pagina dedicata
Delle sue attivazioni fa parte, come già accennato, anche lo spot “Il labirinto” di Giuseppe Tornatore sia nella sua versione integrale da 60 secondi e sia nella sua versione da 45 secondi. Mandato in onda sulle principali emittenti televisive per la prima volta il 31 gennaio 2023 in occasione del tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, lo spot di TIM sulla parità di genere sarà diffuso anche attraverso una pianificazione nei cinema e un’apposita digital videostrategy.
I credits dello spot di TIM “Il labirinto”
- Regia: Giuseppe Tornatore
- Casa di Produzione: Armosia Italia
- Relazioni TIM – Giuseppe Tornatore: Francesco Romeres
- Executive Producer: Emanuele Cadeddu
- Direttore della fotografia: Emanuele Zarlenga
- Post produzione video: Frame
- Agenzia: Havas Milano