Statistiche, tendenze e strategie da utilizzare nel 2024 per l’industria della moda e dell’eCommerce.
L’innovazione digitale e l’universo dei social media, la globalizzazione e i cambiamenti nelle abitudini di spesa dei consumatori, dovuti alla crisi ed un rinnovato sistema di valori, hanno rivoluzionato il settore della moda.
Viviamo in un mondo complesso, per cui lo studio dei trend è indispensabile per ogni marketers che si rispetti. Specialmente nel mondo fashion.
Complice l’arrivo dell’inflazione e delle conseguenti pressioni sulla catena di approvvigionamento, il settore della moda è più imprevedibile che mai.
Questo rende necessario approfondire i trend e lo scenario, per studiare statistiche e creare nuove strategie che caratterizzeranno il mercato eCommerce della moda nel 2024. Ecco uno sguardo aggiornato sulla situazione attuale e sulla direzione che sta prendendo.
Quali sono i trend?
Lo studio dei trend offre una straordinaria opportunità di crescita per l’universo fashion. Una bussola per orientarsi attraverso gli enormi cambiamenti nel comportamento dei consumatori, nel commercio globale e nella “normale” vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo.
1. Second hand
Non si può parlare di moda senza citare il second hand, un trend che oggi vale dai 100 ai 120 milioni di dollari, con una crescita prevista del 20-30% ogni anno. Si parla di un segmento di mercato in piena espansione: cresce 11 volte più velocemente rispetto alla vendita al dettaglio tradizionale e si prevede che raggiungerà una valutazione di 77 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
I driver che guidano questa tendenza non sono solo di natura economica, ma anche legati ad una rinnovata attenzione alla sostenibilità, alla volontà di ricercare un’esperienza di acquisto unica e di superare una categorizzazione di genere percepita come vecchia e superata.
La tecnologia e i mercati online sono alla base di questa tendenza: il 70% dei consumatori afferma che oggi è più facile fare acquisti di seconda mano rispetto a cinque anni fa.
2. Personalizzazione
A lungo considerata il segreto del successo dell’eCommerce, la personalizzazione riflette la necessità dei consumatori di sentirsi unici, e di accedere a prodotti scelti apposta per loro, in accordo con i propri gusti e mostrando prodotti a cui l’utente era già interessato in precedenza.
Una ricerca di Shopify dimostra che il 44% dei clienti è d’accordo che i marchi utilizzino le loro informazioni personali per personalizzare la messaggistica e migliorare l’esperienza clienti, come ad esempio i consigli sui prodotti. Ma c’è una linea sottile.
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3. Metaverso
Sempre più brand si stanno affacciando al metaverso, facendo sperimentazioni e provando a sfruttare tutte le potenzialità di questo spazio.
E se la promessa non ancora definita è ancora in fase di sviluppo, l’idea è che le persone possano svolgere attività quotidiane come connettersi con gli amici, giocare e acquistare prodotti utilizzando la tecnologia della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR) ingolosisce i brand e apre ad una varietà di scenari.
“Proprio come la comunità di Fortnite ha ispirato i disegni di Balenciaga, le aziende di moda possono muoversi per diventare collettivi creativi“, afferma Ana Andjelic, Founder of The Sociology of Business.
“Ogni collezione può avere la propria identità all’interno dell’universo del brand, della reputazione e della comunità. I collettivi – prosegue – possono concentrarsi sul design dei prodotti e o sulla creazione di contenuti, con le relative royalties basate sulla performance degli articoli/contenuti, garantendo ai creatori un ritorno in perpetuo e assicurando che il marchio attragga i migliori talenti“.
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4. Sostenibilità
Tema molto sensibile, a cui tutte le aziende del fashion sono chiamate a rispondere il modo chiaro, la sostenibilità non può essere un tema secondario. Tra tutte le industries, è infatti proprio quella del fashion ad avere un approccio problematico con il climate change, in tutti i livelli della catena produttiva.
Alla luce di critiche che fanno notizia, e del crescente impegno dei consumatori per sradicare il cambiamento climatico, circa il 52% degli acquirenti dichiara di essere più propenso ad acquistare da un’azienda con valori condivisi.
Anche la pandemia ha contribuito a cambiare le abitudini di acquisto: circa il 65% dei clienti prevede di acquistare capi di moda più durevoli, mentre il 71% pensa di conservare più a lungo i capi che già possiede.
5. Social Commerce
L’ascesa dei social media, insieme alla sempre crescente dipendenza da smartphone che affligge tutti noi, ha portato i brand a interrogarsi sulle scelte di marketing rivelando come la moda e i social media siano un binomio perfetto da intrecciare con l’eCommerce.
Si prevede che le vendite del social commerce triplicheranno entro il 2025, con più di un terzo degli utenti di Facebook che prevede di effettuare un acquisto direttamente attraverso la piattaforma.
Circa il 46% dei consumatori vuole guardare i video dei prodotti prima di acquistarli. Piattaforme come TikTok e Instagram sono apprezzate per aver spinto le vendite dei grandi marchi della moda, poiché gli acquirenti possono visualizzare il prodotto su una persona reale. Punti bonus se si tratta di un influencer dei social media di cui si fidano già.
L’utente tipico dei social media trascorre circa il 15% della sua vita diurna incollato a un’applicazione di networking online, senza tuttavia usare questo strumento per “consumare” le nuove tendenze della moda. Si è infatti passati dai trend alla vendita. Molte piattaforme di social media stanno evolvendo i loro modelli di business per facilitare gli acquisti in-app, aiutando i rivenditori online a raggiungere i clienti attivamente in fase di acquisto.
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6. YouTube Shorts
La piattaforma di video di breve durata YouTube Shorts sta guadagnando terreno tra i brand e i fashion creator. YouTube Shorts offre un vantaggio simile a quello dei primi utilizzatori di TikTok, tanto che aziende come Nike, Skims e American Eagle lo hanno già aggiunto al loro marketing mix. E non solo, anche brand di lusso come Gucci, Christian Dior e Louis Vuitton stanno salendo a bordo.
Secondo YouTube, i cortometraggi ottengono oltre 30 miliardi di visualizzazioni giornaliere e attirano 1,5 miliardi di utenti mensili. Con questi numeri, le aziende di moda possono guadagnare abbonati su YouTube senza investire in video di lunga durata, ottenere alti tassi di coinvolgimento e incrementare le vendite.
Shopify e YouTube si uniscono per dare ai commercianti e ai creator un nuovo potente modo di connettersi ai consumatori, costruire le loro attività e condividere le loro storie. Con il lancio di YouTube Shopping su Shopify, è possibile integrare il proprio shop online con una delle più grandi piattaforme di intrattenimento del mondo.